Logo del PLISPARCO del BASSO BREMBO PER SETTE COMUNI
Dopo anni che se ne parlava sette comuni dell’area del Brembo (Dalmine, Osio Sopra, Osio Sotto, Boltiere, Bonate Sotto, Filago e Madone) e la Provincia di Bergamo, hanno dato l'ok alla nascita del Plis (Parco locale di interesse sovracomunale) del basso corso del fiume Brembo. L'accordo definisce il nuovo Plis come «oasi» naturale da riportare ai suoi tratti originari e da trasformare in scudo di fronte all'alta densità abitativa e industriale della zona a est e ovest del basso corso del fiume.

Planimetria Parco del Brembo

I dati anagrafici del nuovo PLIS sono:
Sede del Parco: presso Municipio di Osio Sotto,
Riconoscimento: Delibera Giunta Provinciale numero 85 del 24.2.2005.
Comuni: Boltiere, Bonate Sotto, Dalmine, Filago, Madone, Osio Sopra, Osio Sotto.
Provincia: Bergamo.
Ente Gestore: Comune di Osio Sotto.
Superficie: 978 ettari così suddivisi per Comune: Boltiere 93 ettari, Bonate Sotto 239 ettari, Dalmine 134 ettari, Filago 214 ettari, Madone 70 ettari, Osio Sopra 98 ettari, Osio Sotto 130 ettari.

Con questo progetto il Parco del Basso Brembo vuole suggerire un approccio diverso all'ambiente naturale e fornire uno strumento nuovo per l'esplorazione consapevole del nostro territorio. Con la costituzione del PLIS si è pervenuti alla definizione di alcuni obiettivi di tutela, alla perimetrazione delle aree destinate a parco, alla costituzione di un organismo sovracomunale preposto alla sua gestione, e infine, al suo riconoscimento e istituzionalizzazione da parte della Provincia di Bergamo.

Il piano triennale d’interventi, allegato alla convenzione, redatto dai sette Comuni con la consulenza del Centro studi del territorio dell' Università di Bergamo, prevede una spesa complessiva per gli enti locali di 407 mila euro che saranno spesi per l'installazione di cartellonistica e bacheche illustrative per la fruibilità dell'area, l'apertura di porte informative all'ingresso nel Plis in ogni territorio comunale, il recupero di stradine e sentieri e l'aumento della piantumazione.
I 407 mila euro di spese saranno suddivisi tra i comuni al 70 per cento in base al numero di abitanti, al 30 per cento in proporzione alla superficie di parco rientrante nei singoli territori comunali. Comune più popolato è Dalmine con 21 mila e cinquecento abitanti. L'ente che però ha la percentuale più alta di territorio inserita nel nuovo parco è Bonate Sotto con il 24,46 per cento di territorio.
 
Già attiva l’Aula del Vivaio presso la zona ex-discarica di Osio Sotto che rappresenta un impegno diretto per far nascere e crescere la qualità del nostro territorio. Le strutture di accoglienza saranno i filari di vasi e i banconi di lavoro, i semenzai e le plantule, luoghi in cui creare momenti di collaborazione e socializzazione tra i fruitori di questo luogo. Le attività si concentreranno nella raccolta dei frutti in natura, nella semina, nel trapianto e nel rinvaso delle piantine che una volta. cresciute saranno a disposizione dei Comuni del PLIS. L'Aula del Vivaio permetterà l'approfondimento dei temi legati al riconoscimento delle piante e alla ricchezza botanica del Parco.
 
L'Aula del Fiume realizzata presso il Belvedere di Dalmine (al termine, di via Cave) si propone come occasione per l'approfondimento di alcuni aspetti caratterizzanti l'am-biente fluviale nel tratto dell'alta pianura. L'allestimento proposto ha lo scopo d'incu-riosire e avvicinare i fruitori dei greti del Brembo alla scoperta della natura e del paesaggio fluviale e diventa lo spunto per conoscere le specificità territoriali, apprezzare la biodiversità e comprendere l'influsso delle attività umane sulla qualità ambientale.
 
Caratteristiche del parco:
Il territorio del Parco è localizzato prevalentemente lungo il corso del fiume Brembo nel tratto compreso tra l'abitato di Torchio Sotto in Comune di Bonate Sopra e il Fosso Bergamasco in territorio Comunale di Boltiere, con una ramificazione verso ovest che segue il corso del Torrente Dordo fino a comprendere parte del territorio del Comune di Madone. L'area del Parco è attraversata in parte dai tratti fluviali delle Rogge Masnada e Brembilla che scorrono lateralmente al fiume Brembo.
Il Parco è costituito sia da ambiti agricoli sia da presenze boschive, anche di notevole estensione, distribuite sia lungo i tratti fluviali sia in interposizione delle aree coltivate.

La geografia del Parco locale non si presenta particolarmente complessa, essendo il territorio in argomento essenzialmente pianeggiante tranne la presenza, lungo un tratto del fiume Brembo, della forra di Filago-Marne che determina un restringimento della sezione della valle fluviale e il conseguente rapido scorrimento delle acque del fiume. In questo territorio appare molto significativa la presenza d’importanti testimonianze storiche di diverso genere come chiese, castelli, resti di attività industriali e ponti, non solo presenti in corrispondenza dei centri abitati, ma anche isolate sul territorio che, contribuiscono a connotare l'area del Parco anche per la valenza storico-culturale.  Gli ambiti extraurbani presentano in prevalenza culture arative e prati stabili con presenza di vegetazione non particolarmente pregiata, in conseguenza dell'attività agricola intensiva.

Da rilevare che il Parco stesso non può sottrarsi alla presenza di notevoli pressioni da parte di molti agenti, quali l'edificazione di tipo residenziale e industriale-artigianale, le infrastrutture, come ad esempio l'autostrada A4 in corso di ampliamento e le nuove proposte di viabilità, le eventuali nuove presenze di ambiti estrattivi previsti dal nuovo Piano Cave Provinciale che andranno a interessare anche parte del territorio del Comune di Boltiere interessato dal PLIS, la pressione della stessa attività agricola a margine delle aree ritenute di pregio e quindi di tutela da parte del Parco.

Obiettivi fondamentali del Parco:
•    valorizzare e salvaguardare l'ambito fluviale e i territori circostanti allo scopo di
favorire la conoscenza e il senso di appartenenza dello stesso da parte della cittadi-nanza.
•    Valorizzare il paesaggio agrario, anche attraverso il sostegno a forme di agricoltura tradizionale.
•    Contribuire a una politica di salvaguardia degli spazi verdi e di equilibrio am-bientale.
•    Recuperare le porzioni di territorio degradato mediante specifici progetti di
riqualificazione paesaggistica e ambientale.
•    Definire un margine al tessuto edificato volto a delineare la forma urbana e le
relazioni con gli spazi verdi.
•    Costituire ambiti di fruizione e ricreazione eco-compatibili.

Obiettivi specifici da sviluppare nel primo triennio di gestione:
•    costituzione di una struttura operativa tecnica per la gestione e la progettazione delle attività del Parco in appoggio alla struttura tecnica del Comune capofila, presso la sede CERCA (Centro di educazione ricerca e conoscenza ambientale) messa a disposizione dal Comune di Filago nella frazione Marne.
•    Costituzione di uno sportello Parco presso il CERCA nella sua sede di Marne di Filago.
•    Attivazione di sinergie di lavoro con le realtà locali, in modo particolare con gli imprenditori agricoli operanti nell'area del Parco.
•    Strutturazione di un sistema di percorsi, con segnaletica e cartellonistica per rendere soprattutto riconoscibile il Parco e quindi renderlo usufruibile.
•    Recupero e potenziamento del sistema del verde soprattutto puntando al recu-pero e alla valorizzazione dei caratteri agricoli e ambientali tradizionali.
•    Organizzazione di un sistema di fruizione dell'area Parco con la creazione di infrastrutture dedicate.
•    Produzione di pubblicazioni finalizzate a favorire la conoscenza del Parco e delle attività sviluppate dall'Ente.


Ora che l’istituzione del PLIS è cosa concreta, occorrerà lavorare seriamente attorno ad alcuni obiettivi che siano in grado di riqualificarlo. Più precisamente:
•    Avviare un lavoro di “infrastrutturazione” naturalistica e paesistica;
•    Programmare una politica di riequilibrio ambientale su grande scala, visto che il Plis è posizionato in un’area di connessione tra diverse aree protette (parco regionale Adda Nord - Plis del Monte Canto e del Tedesco - Plis del Rio Morla e delle Rogge);
•    Migliorare lo stato di salute del fiume Brembo, a partire dalla qualità delle sue acque; - Perseguire una politica di tutela e valorizzazione delle memorie storiche presenti nell’area (dalle cascine, ai sistemi d’irrigazione, alla rete delle strade po-derali ecc.);
•    Salvaguardare quelle poche attività agricole rimaste che, di fatto, rappresentano un baluardo per la difesa e il riequilibrio dell’ambiente
In conclusione bisogna considerare che un Parco svolge soprattutto importanti fun-zioni sociali e ricreative, soddisfa un bisogno di tranquillità e di svago, risponde alla sempre più pressante richiesta che viene dai cittadini, di naturalità, di aree fruibili per il tempo libero. Allora sarà fondamentale che i Comuni investano in iniziative di riqualificazione e messa in sicurezza dei sentieri pedonali, in piste ciclabili, in aree di sosta attrezzate.
Il Parco dovrà diventare soprattutto uno strumento di educazione ambientale, quella per intenderci fatta sul campo e indirizzata soprattutto alle scuole. In quest’ ambito bisognerà prioritariamente lavorare attorno ad alcuni progetti di allestimento di punti di osservazione, di strutturazione d’itinerari didattici, di promozione di buone pratiche finalizzate alla cura del territorio.
Il parco oggi è un germoglio da coltivare, ci auguriamo che i Comuni interessati adottino politiche condivise e incisive per la trasformazione di un ambiente ancora fatiscente in un rigoglioso parco attrezzato e fruibile a tutti.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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