Un passo avanti UE verso il bando dei pesticidi killer per salvare le api.
Finalmente l’Europa si è svegliata e ha messo al bando per i prossimi due anni, a partire da luglio 2013, i pesticidi neonicotinoidi responsabili principali della moria delle api. Grandi multinazionali, come Bayer e Sygenta, si sono ribellate con forza contro questa decisione ma il risultato, per ora, da il via libera definitivo alla temporanea sospenzione.
A smuovere l’Europa sono stati due studi indipendenti che hanno creato allarme sia nella comunità scientifica sia tra i governi, oltre la grande mobilitazione di numerose organizzazioni ambientaliste e di consumatori. Salutiamo positivamente la notizia dell'esito della votazione del comitato Ue sulla moratoria che durerà purtroppo solo per due anni e dovrà essere riconfermata, su tre tipi di pesticidi dannosi per molti insetti e in particolare per le api, nonostante l'Italia sia tra i paesi che hanno votato contro. In assenza di una maggioranza qualificata la Commissione UE ha deciso per uno stop temporaneo. Hanno votato a favore del divieto Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia e Svezia. Contrari, oltre all’Italia (che in una precedente votazione si era espressa a favore e oggi fa dietrofront giudicando troppo poco restrittivo il divieto), Regno Unito (il più attivo nell’organizzare l’opposizione), Ungheria, Austria, Portogallo, Romania e Slovacchia. Si sono astenute Grecia, Irlanda, Lituania e Finlandia. Non possiamo più permetterci di lasciare la nostra delicata catena alimentare nelle mani della ricerca diretta dall'industria chimica e dai regolatori che sono sul loro libro paga. Con il divieto di questi pesticidi saremo un po’ più vicini a un mondo sicuro per noi stessi e per le altre specie di cui abbiamo cura e che dipendono da noi. L’Italia ha già proibito dal 2008 l’uso di questi pesticidi sistemici sul nostro territorio, ma con decreti temporanei (rinnovati ogni anno da tutti i governi successivi) e solo per le colture di mais e girasole, seguendo l’esempio dei governi di Francia, Germania e Slovenia. Tutto questo però non basta, bisogna proibire la produzione stessa di questi neonicotinoidi, affinché la sospensione dell’uso delle sostanze nocive sia definitivo.
All. Le api stanno morendo
Dalmine, maggio 2013