L’inquinamento da polveri sottili PM 2,5
Su questo argomento e per gli stessi dati base, si possono trarre conclusioni diverse a seconda della “coerenza scientifica” e della competenza necessaria per le analisi appropriate (vedi note 3), 7), 11) e 12) segg.).
Ma, in estrema sintesi le cose stanno così.

Conclusioni
• L’inquinamento da polvere sottili a Dalmine è grave e dal grafico non si nota miglioramento.
• Negli ultimi 28 mesi, il 41% dei giorni ha superato la soglia indicata per il PM 2,5.
Note
1) Nell'aprile 2008 l'Unione Europea ha adottato una nuova direttiva (2008/50/EC) che indica limiti di qualità dell'aria con riferimento anche alle PM 2,5. Tale direttiva è stata recepita dalla legislazione italiana con il D. Lgs 155/2010, che abroga numerosi precedenti decreti.
2) In estrema sintesi, i limiti per la concentrazione delle polveri sottili nell'aria sono così stabiliti:
• Per le PM 2,5 il decreto non prevede dei limiti di media giornaliera come per le PM10, ma dal 2011 è scattato l'obbligo per monitoraggio di tali polveri, con l'obiettivo di raggiungere al 2015 un valore limite medio annuo fissato a 25 µg/m³. Inoltre stabilisce limiti di ripetitività annuali.
3) Tuttavia l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel report finale del progetto REVIHAAP conclude che gli effetti sulla salute del PM2.5 si verificano anche a concentrazioni inferiori a quelle accettate dalla normativa europea.
4) Uno studio del 2013, svolto su 300.000 persone e pubblicato su Lancet Oncology, mostra che per ogni incremento di 5 μg/m³ di PM 2,5 nell'aria, il rischio relativo di ammalarsi di tumore al polmone aumenta del 18%.
5) Le polveri sottili PM 2,5, misurano 2,5 micron. Le polveri sottili hanno un diametro 30 volte inferiore rispetto a quello di un nostro capello.
6) Tra i disturbi attribuiti alle polveri sottili vi sono patologie acute e croniche a carico dell'apparato respiratorio (asma, bronchiti, enfisema, allergia, tumori) e cardio-circolatorio (aggravamento dei sintomi cardiaci) e possono condurre a morte prematura.
7) Nell'ottobre 2013 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha inserito le polveri sottili nel gruppo 1, cioè fra i cancerogeni per l'uomo.
8) Le polveri sottili sono trasportate ovunque dal vento (anche a chilometri di distanza) e si depositano nel suolo agricolo come sul manto stradale, il traffico automobilistico alza queste polveri e i passanti le respirano, danneggiandosi inconsapevolmente; possono accumularsi nei corsi d’acqua o nel suolo fino a raggiungere le falde acquifere con le ovvie conseguenze.
9) Le principali fonti di PM 2,5 sono: molte attività industriali chimiche e affini, gli inceneritori, le centrali termoelettriche, l’usura di pneumatici, i freni ed asfalto, i processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, nei forni a legna, ecc.).
10) Ritengo importante far presente che i valori ufficiali indicati dall’ARPA sono la media giornaliera nelle 24 ore di rilevazione.
11) Ne consegue che in realtà, se avessimo disponibili valori rilevabili mattino, pomeriggio, sera, notte, potremmo, per esempio, avere 10 μg/m³ di notte e 40 μg/m³ di pomeriggio e sera anziché un solo punto medio giornaliero (per esempio) di 25; ci sarebbero quindi dei valori reali anche molto più alti di quelli indicati dalla media giornaliera. Cioè, in sostanza, la situazione è peggiore di quella desumibile dai dati ufficiali. Ma la procedura dell'ARPA dà solo il valore medio giornaliero.
12) Osservazione (metafora): se metti la testa nel forno e le gambe nel freezer e poi ti misuro la febbre, hai la temperatura media corporea perfetta ma in sostanza avresti la testa che brucia. Similmente è il valore medio ufficializzato

13) La fonte dei dati base per i risultati dei grafici seguenti è: ARPA Lombardia.

   

 

 

 

 

 

Dalmine, giugno 2015 - Autore: Sauro Amboni



 

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