19 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Sanità

24 marzo 2017 è la Giornata mondiale della tubercolosi

Ogni anno il 24 marzo si celebra la Giornata Mondiale della Tubercolosi, in ricordo della scoperta del bacillo di Koch. Numerose le iniziative, anche in vista del ritorno di numerosi casi anche in Italia

ROMA – La tubercolosi, o per meglio dire il bacillo che la causa fu scoperto il 24 marzo 1882 da Robert Koch. E oggi, in ricordo di quella scoperta, si celebra la Giornata Mondiale della Tubercolosi. La malattia, che era praticamente scomparsa in Paesi come l’Italia è invece stata protagonista di un ritorno, con l’esordio di nuovi casi.

La Campagna biennale
Con l’edizione 2017 entriamo nel secondo anno della Campagna biennale indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che porta il nome di ‘Unite to End TB’ (Uniti per sconfiggere la tubercolosi). L’iniziativa mondiale è volta a sensibilizzare e coinvolgere Istituzioni, organizzazioni della società civile, operatori sanitari e tutti coloro che sono coinvolti nella lotta alla tubercolosi – malattia che, ancora oggi nel mondo, è causa di numerosi decessi.

Ritorna lo stigma
Se in molti Paesi, come quelli in via di sviluppo, la TBC è ancora una realtà, nei Paesi invece dove era praticamente sparita vigono lo stigma e la discriminazione: cosa che l’OMS intende debellare insieme alla malattia. Uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite è far diventare la tubercolosi solo un ricordo, entro il 2030.

La situazione oggi
Ma qual è la situazione TBC oggi? Secondo il Ministero della Salute «rappresenta ancora oggi un grave problema di sanità pubblica a livello mondiale. E’ una delle prime 10 cause di morte in tutto il mondo. Nel 2015, per esempio, 10,4 milioni di persone hanno contratto la tubercolosi, mentre 1,8 milioni sono morte a causa della malattia.

Il piano
Sempre il Ministero della salute fa sapere che la Regione europea ha sviluppato un suo specifico piano di azione per gli anni 2016-2020 con i seguenti obiettivi per l’anno 2020:
- ridurre del 35% i decessi per TBC
- ridurre l’incidenza della TBC del 25%
- raggiungere un tasso di successo del trattamento del 75% tra la coorte di casi di TBC multiresistenti (MDR-TB).

Un Paese a ‘bassa endemia’
L’Oms ha definito l’Italia un Paese ‘a bassa endemia’, con i suoi meno di 10 casi di malattia ogni 100mila abitanti. Tuttavia «la maggioranza dei casi si verifica in soggetti appartenenti a categorie più deboli o che, più difficilmente, possono accedere ai servizi socio-sanitari – si legge nella nota del Ministero della Salute – In Italia, nell’ultimo quinquennio i casi sono passati da 4.461 nel 2011 a 3.769 nel 2015. L’incidenza calcolata sulle notifiche nazionali scende da 7,5 casi per 100.000 abitanti nel 2011 a 6,2 casi per 100.000 ab. nel 2015. Nello stesso anno i casi registrati di tubercolosi resistente ai farmaci sono stati 81».

Le attività nazionali
«L’Italia continua a essere un Paese a bassa incidenza di tubercolosi, anche grazie al miglioramento della diagnostica e della terapia – prosegue la nota – Tuttavia, la prevenzione e il controllo della TBC richiedono mirati interventi di sanità pubblica. A livello nazionale sono state diffuse le linee guida su prevenzione e sorveglianza della TBC e del carico di antimicrobico-resistenza a essa associata. Il programma di intervento Controllo della tubercolosi: obiettivi di salute, standard e indicatori 2013-2016 predisposto con le Regioni e le Province Autonome è stato finalizzato, tra l’altro, a:
- potenziare il sistema di segnalazione della tubercolosi
- migliorare l’accesso dei pazienti ai servizi sanitari
- rafforzare la diagnosi di laboratorio rapida, anche al fine di dare inizio rapidamente alla terapia, e all’attuazione delle opportune misure di controllo sui possibili contatti.

Le azioni internazionali
Nell’ambito delle attività internazionali, il Ministero della Salute parteciperà alla Conferenza Ministeriale globale TBC nell’era degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), che si terrà a novembre 2017, ospitata dal Governo della Federazione Russa a Mosca e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in programma nel 2018, al fine di affrontare gli obiettivi specifici della prevenzione e il controllo della TBC in modo globale e multisettoriale.