Sforzatica e Dalmine tra le scorrerie dei Guelfi e Ghibellini
I più antichi documenti che ci ricordano Sforzatica, quelli anteriori al mille, non ci dicono nulla di esplicito sulle vicende di quell’epoca. Per poter rintracciare Sforzatica nei documenti, bisogna che risaliamo fino al secolo XIII, e precisamente all’anno 1263, quando si addiviene alla fusione in un unico comune con sede a Sforzatica, dei tre comuni di Mariano, Dalmine e Sforzatica.
Durante il periodo di lotte tra Guelfi e Ghibellini, non andarono esenti da incendi, stragi e saccheggi neppure i più minuscoli villaggi. Diversi scrittori descrivono i fasti raccapriccianti di quel periodo, tra gli altri Donato Calvi e Castello Castelli da Brembate nella sua cronaca. Sforzatica e Dalmine ebbero il loro angoscioso periodo poiché negli anni 1380 e 1381 furono, con i paesi circonvicini, campo di battaglia nelle lotte aspre che tra loro combatterono i Guelfi e i Ghibellini di Bergamo.
Nel giugno del 1380 sono i Guelfi che, forti di 400 uomini, distruggono totalmente Sforzatica e uccidono molte persone. Loro capo è Merino Olmo. Il giorno 9 dello stesso mese nell’anno seguente, i Ghibellini, guidati dal Podestà di Bergamo, Cavaliere Pagano Panico, si accampano in numero di 500 in Sforzatica e paesi vicini. Il 10, di buon mattino, depredarono quanto trovarono di commestibile e partirono per la città dove, il giorno dopo, uccisero quanti Guelfi vennero loro per le mani, derubando le loro facoltà ed abbruciando le case. Si spinsero poi fino ad Endenna, dove si trovava Merino Olmo, capo dei Guelfi, che morì in seguito alle ferite riportate in battaglia.
Il 20 febbraio del 1405 una forte formazione di Guelfi, tra i quali molti Colleoni, partiti da Trezzo, percorrono tutto il territorio occupato dai paesi di Osio Sotto, Osio Sopra, Mariano, Dalmine, Sforzatica, Albegno, Treviolo, Ponte S.Pietro, Curno e Longuelo incendiando e saccheggiando ogni cosa. Dal che si vede come alla fine del secolo XIV e al principio del XV la quiete dei pochi  abitanti di Sforzatica fosse di continuo turbata dalle frequenti scorrerie dei Guelfi e Ghibellini.

Dalmine maggio 2010