P885LogoM5S Sento e leggo da più parti che i Grillini sono tutti impreparati e critici nei confronti di tutti quelli che credono o hanno creduto nel loro paese oggi in grave difficoltà. Alcuni dicono anche che essi danno un'immagine negativa del paese, con altro danno per la collettività solo per cavalcare un malcontento generale che serpeggia nel paese. Qualunque sia la risposta mi chiedo allora come mai questi signori Grillini ora sono considerati interlocutori credibili per il segretario di un partito che si appresta a formare un governo targato PD. Per anni Beppe Grillo è stato guardato con la massima simpatia dal sistema mediatico tradizionale che lo considerava come una sorta di fenomeno da baraccone da tenere distinto rispetto agli altri comici. Andava benedetto e favorito poichè nemico dichiarato degli impresentabili del centrodestra e non importava che Grillo proclamasse a gran voce di essere nemico irriducibile del sistema l'importante era che attaccasse Berlusconi. Ora che questa regola si è completata, poichè Grillo si rifiuta di dare i propri voti anche al centrosinistra, indispensabili per far nascere il governo Bersani, apriti-cielo, la reazione dei mass media è sotto gli occhi di tutti, un'aggressione su tutto il fronte. Bersani, e la sua truppa, col concorso del media, crede ancora possibile farsi sostenere dai Grillini e farsi votare la fiducia. Qualcuno spieghi, a questi signori, che a Grillo non interessa questa linea politica, e poichè senza i voti del M5S il sogno di Bersani e loro sfuma, anzichè perdere tempo a consultarsi con Saviano e altre forze insignificanti intraprenda un'altra possibile strada, ammesso che ne abbia il coraggio, per uscirne senza troppi imprevisti da questo stallo. L'insistenza di Bersani non può non apparire un'irresponsabile testardaggine, che rischia di far molto male al Paese. Nel mentre, lo schieramento della vecchia politica di sinistra, tramite i mass media naturalmente, oramai quasi tutti di stampo centro sinistra, continua con la sua provocazione per cercare di far breccia in alcuni membri del movimento 5S invitandoli, (come?) a sostenere un governo a guida PD. Da qui i primi dossier sui giornali d'area che sputtanano alcuni Grillini, massicce incursioni nella rete dei militanti Pd che si spacciano per votanti del M5S allo scopo di dividere, lacerare, spaccare il popolo contestatore del M5S. Campagne rabbiose, biasimi dei grandi media contro Grillo e i suoi parlamentari colpevoli di sbattere la porta in faccia ai partiti tradizionali e al giornalismo pagato dai partiti e dai grandi poteri che esprimono la nomenklatura politica del paese. Un primo risultato comunque questi nuovi parlamentari lo hanno ottenuto, altro che minchioni, sono entrati in parlamento in 164 eliminandone altrettanti della vecchia nomenklatura, vi sembra poco.
GiFa
 
Dalmine, marzo 2013