Questo governo, nato da un accordo e sottoscritto da un contratto, non ha né l'appoggio né il consenso di quasi tutti i giornali e siti web. E’ certamente un governo contro la globalizzazione selvaggia in cui si riconoscono lavoratori e piccole imprese. I giornali e giornaloni non hanno ancora capito, ma solo perché non è una loro idea, che è un governo che ha come compito quello di cercare di svincolarsi dal pensiero unico, da quel concetto che ci ha sottomesso negli ultimi trent’anni, di certo riconosciamo che è un governo non in linea con i precedenti.

Alcuni giornali dissennati e fuori dalla storia, tipo Repubblica, arrivano a descrivere l’alleanza di governo come una cosa giallo-verde, senza nome, senza forma, senza sostanza che rappresenta un pericolo per la democrazia, gli altri, basta sfogliarli per rendersi conto dell’ostinata caparbietà nella loro opposizione al servizio di una mancata mondializzazione.
Mai visto una cosa simile nella storia italiana. Esiste una classe dirigente che non vuole saperne di piegarsi alla logica della democrazia e della sovranità popolare, ma principalmente difendono le loro vecchie idee fallimentari e i loro interessi privati o dei loro mandatari. La maggioranza degli italiani, al contrario, si riconosce nel nuovo esecutivo (oltre 60%) anche con tutti i media che remano contro in modo becero, il che vuol dire che il popolo (che chiamano “bue”) non si lascia abbindolare da questi assoldati.
Non bisogna però dimenticare che questi signori, sono agenti provocatori capaci di spacciare polpette avvelenate e fare del male, come divulgare notizie false come vere per far saltare un governo e far crollare i mercati spostando la politica e stimolando lauti guadagni per speculatori. Come appena fatto per lo spread che, ha forza di parlar male del governo e della manovra economica, gli speculatori/investitori esteri si sono fermati aspettando tempi migliori.
A tranquillizzare il governo ci pensano però gli italiani; gli ultimi sondaggi politici danno Lega al 31,5% e M5S al 28%, vuol semplicemente dire che la fiducia è aumentata strada facendo. L’opposizione di PD e FI sono destinate a essere insignificanti, sia nei numeri sia nei contenuti perché, è noto che, più la maggioranza è ampia e unita (anche se dicono il contrario) più le elezioni si allontanano, il problema più grave semmai è il sottobosco burocratico che cittadini e imprenditori subiscono da sempre.
Dietro questa reticenza c’è un’azione comune d’interessi che unisce una parte della vecchia politica, la nota burocrazia e molti media interessati. Quando c’è un cambiamento, il fuoco di sbarramento c’è sempre, ma diamo un po’ di tempo per un giudizio ragionato.
Il popolo italiano ha comunque tutto il diritto sovrano di reagire in sostegno al governo del popolo e sicuramente lo farà.

Dalmine, lì  24 gennaio 2019 - facoetti