Era una notte che pioveva Era una notte che pioveva e che tirava un forte vento; immaginatevi che grande tormento per un alpino che sta a vegliar. A mezzanotte arriva il cambio accompagnato dal capoposto "oh sentinella torna al tuo posto sotto la tenda a ri, a riposar". Quando fui stato nella mia tenda sentii un rumore giù per la valle sentivo l'acqua giù per le spalle sentivo i sassi a ro-, a rotolar. Mentre dormivo sotto la tenda sognavo d'esser con la mia bella e invece ero di sentinella a far la guardia allo' allo’ stranier |
Il monte canino Non ti ricordi quel mese di aprile quel lungo treno che andava al confine che trasportava migliaia di alpini: su, su correte è l'ora di partir. Dopo tre giorni di strada ferrata ed altri due di lungo cammino, siamo arrivati al monte Canino e a ciel sereno ci tocca riposar. Se avete fame, guardate lontano se avete sete, la tazza alla mano; se avete sete, la tazza alla mano che ci rinfresca la neve ci sarà. Non più coperte, lenzuola, cuscini: non più l'ebrezza dei dolci tuoi baci. Solo si sentono gli uccelli rapaci e da lontano il rombo del cannon. |
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Monte nero
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La leggenda della grigna Alla guerriera bella e senza amore un cavaliere andò ad offrire il cuore, cantava: "Avere te voglio, o morire!" Lei dalla torre lo vedea salire. Disse alla sentinella che stava sopra il ponte: "Tira una freccia in fronte a quello che vien su". Il cavaliere cadde fulminato, ma Iddio punì l'orribile peccato e la guerriera diventò la Grigna, una montagna ripida e ferigna. Anche la sentinella, che stava sopra il ponte, fu trasformata in monte e la Grignetta fu. Noi pur t'amiamo d'un amor fedele montagna che sei bella e sei crudele. E salendo ascoltiamo la campana, d'una chiesetta che a pregare chiama. Noi ti vogliamo bella, che diventasti un monte facciam la croce in fronte: non ci farai morir. |
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La domenica andando alla messa La domenica andando alla messa, compagnata dai miei amatori mi sorpresero i miei genitori: monachella mi fecero andar. Dimmi che m'ami, sono innocente come il sol che risplende sul mare; voglio dare l'addio all'amor. Giovanotti piangete, piangete, m'phan tagliato i miei biondi capelli; tu lo sai ch'eran ricci, eran belli, giovanotti piangete con me. Dimmi che m'ami... Le carrozze son già preparate, i cavalli son pronti a partire; dimmi o bella se tu vuoi venire questa sera a passeggio con me. Dimmi che m'ami... |
La tradotta La tradotta che parte da Torino a MIlano non si ferma più, ma la va diretta al Piave, ma la va diretta al Piave. La tradotta che parte da Torino a Milano non si ferma più, ma la va diretta al Piave, cimitero della gioventù. Siam partiti, siam partiti in ventinove, solo in sette siam tornati qua: e gli altri ventidue... sono morti a San Donà. Cara suora, cara suora son ferito: a domani non ci arrivo più. Se non c'è la mamma mia... un bel fiore me lo porti tu! A Nervesa, a Nervesa c'è una croce: mio fratello è sepolto là. Io ci ho scritto su Ninetto... e la mamma lo ritroverà. |
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Il tuo fazzolettino Dammi, o bello, il tuo fazzolettino, dami, o bello, il tuo fazzolettino, vado alla fonte, lo voglio lavar. Te lo lavo con l'acqua e sapone, te lo lavo con l'acqua e sapone, ogni macchietta un bacino d'amor. Telo stendo su un ramo di rose, te lo stendo su un ramo di rose, vento d'amore lo deve asciugar. Te lo stiro col ferro a vapore, te lo stiro col ferro a vapore, ogni pieghina un bacino d'amor. Telo porto di sabato sera, te lo porto di sabato sera, di nascosto di mamma e papà. C'è chi dice: "L'amoe non è bello", c'è chi dice: "L'amor non è bello", di certo quello l'amor non sa far. |
L'uva fogarina O quant'è bella |
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La bella Gigogin E la bella Gigogin, col tramille rillellera, la va a spass col so spincin, col tramille rillerà. A quindic'anni facevo all'amore, dàghela avanti un passo, delizia del mio cuore! A sedic'anni ho preso marito, dàghela avanti un passo,delizia del mio cuore! Adiciassette mi sono spartita, dàghela avanti un passo, delizia del mio cuor! La ven, la ven, la ven alla finestra l'è tutta, l'è tutta, l'è tutta 'ncipriada; la dis, la dis, la dis che l'è malada per non, per non, per non mangiar polenta; bisogna, bisogna, bisogna aver pazienza, lassala, lassala, lassala maridà! E la bella Gigogin, col tramille rillellera, la va a spass col so spincin, col tramille rillerà. |
La nella valle La nella valle c'è un'osteria, è l'allegria, è l'allegria: là nella valle c'è un'osteria è l'allegria di noi alpin. E se son pallida nei miei colori non voglio dottori, e se son pallida come 'na strassa, vinassa, vinassa e fiaschi de vin. Là sul Cervino c'è una colonna, è la Madonna, è la MAdonna, là sul Cervino c'è una colonna, è la Madonna di noi alpin. E se son pallida... |
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Amore mio non piangere Senti le rane che cantano che gusto che piacere, lasciare la risaia, tornare al mio paese; lasciare la risaia, tornare al mio paese. Amore mio non piangere se me ne vado via: io lascio la risaia, ritorno a casa mia, io lascio la risaia, ritorno a casa mia. Non sarà la campana che sveglia la mattina, ma là nella casetta mi sveglia la mammina, ma là nella casetta mi sveglia la mammina. Vedo laggiù tra gli alberi la bianca mia casetta e vedo là sull'uscio, la mamma che m'aspetta, e vedo là sull'uscio, la mamma che m'aspetta. Mamma, papà non piangere, non sono più mondina, son ritornata a casa a far la contadina, son ritornata a casa a far la contadina. Mamma, papà non piangere, se sono consumata: è stata la risaia che mi ha rovinata, è stata la risaia che mi ha rovinata. |
Bella ciao Una mattina mi son svegliato, O Angiolina, bell'Angiolina |
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Dalmine, ottobre 2013 - fac/ |