Gustoso brindisi del poeta vernacolo Luigi Citerio, letto al Grand Hotel di San Pellegrino |
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Li scüse, sör Giorgi - ma ‘l preghe de sènt,
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Mi scusi Sig. Giorgi, la prego di ascoltare, queste quattro parole, faccio in un momento. Prima di tutto, mi dica sinceramente: conosce? Capisce? Il dialetto bergamasco? Lo so che Lei parla, il tedesco e il francese; il turco, lo spagnolo, il russo e l’inglese; però fra queste lingue, che Lei ha studiato, perché il bergamasco non lo ha imparato? Non lo sa che prestigio, se Lei potesse dire Che nel suo G.Hotel si “parla il bergamasco”? Bisogna studiarlo, bisogna impararlo Perché il nostro dialetto diventerà universale. Non lo sa che effetto, nel locale del caffè, dire a una inglese “signora stia bene” e quando di fretta, chiama di sopra rispondere piano “ma vada in malora” ….. Brindo al suo entusiasmo, e brindo all’Hotel d’Italia, del mondo, un vero modello; che si mangia e si beve come in paradiso e quando Lei crede, mi fermo qualche mese... ma ora che mi ricordo, a San Pellegrino si viene per bere acqua, ma io bevo il vino!! |
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Tratto da “La rivista di Bergamo” |
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