p335chiesettapesentismallLa chiesetta del Brembo è stata costruita nel 1849 su una proprietà Pesenti, dal sig. Marco Milesi e dai fratelli Pesenti col lavoro dei contadini loro dipendenti, allo scopo di radunare in un solo luogo le ossa dei morti della peste. La messa era celebrata nei giorni festivi, solo durante il periodo dei bachi da seta e della vendemmia, perché allora i padroni erano qui in campagna. A celebrarla veniva o mons. Castelletti, parroco di S. Alessandro in Colonna in Bergamo, nella quale parrocchia abitavano i Pesenti, o il canonico don Giacomo Maggi, vicedirettore del Seminario diocesano, mandavano da Brembo un contadino con la carrozza a riceverlo alla stazione del tram di Monza alla fermata di Guzzanica (allora chiamata dell’osteria del n.6). All’interno dell’oratorio dei Sigg.ri Pesenti, sul pavimento, ai piedi del presbiterio, è posta una lapide che così recita: "Sacrum Virgini Mariae perdolenti et S. Rocho hoc oratorium pietate et religione fratrum Pesentium et Marci Milesi populo operam adiuvante extructum fuit riteque benedictum  in commodum viciniae atque uti extet memoria  intercessione mortuorum pestis  quorum corpora hic pace quiescunt paroeciam a cholera morbo libertatam. Anno MDCCCIL" -  “questo sacro oratorio benedetto in onore della Vergine Addolorata e di S. Rocco, fu eretto dalla pietà e dalla religione dei fratelli Pesenti e di Marco Milesi aiutati dal lavoro del popolo, per utilità degli abitanti del luogo ed in memoria della parrocchia liberata dal colera, per intercessione dei morti della peste i cui corpi in pace riposano. Nell’anno 1849”. La terza domenica d’ottobre annualmente si organizzava la “festa di durc“ (festa dei tordi) e allora si celebravano anche 5 o 6 messe e i contadini che partecipavano alla messa cantata, vestiti a festa, ricevevano in dono "un pane“. Durante il periodo bellico un tenente tedesco ottenne dai parroci di Sforzatica che alla domenica si celebrasse una messa per i soldati tedeschi che qui erano di stanza addetti alla contraerea, le cui batterie erano dislocate sul primo tratto del bosco lungo l’attuale via Sertorio, abitudine che rimase anche dopo la guerra per volontà del vescovo mons. Bernareggi. La cappella ha bellissimi quadri di noti pittori, la Pala dell’altare maggiore è del Ceresa. Il 9 aprile 1950 fu portata da Bergamo Duomo a Brembo e collocata nella chiesetta Pesenti la Madonna Pellegrina che poi verrà definitivamente collocata nella costruenda chiesa parrocchiale. Qui si svolsero le prime attività del Vicariato della Parrocchia e si celebrarono le prime missioni parrocchiali (dal 25 ott. al 5 nov.1949). Il 13 marzo 1955 questa cappelletta ebbe ha subire un incendio che distrusse tutta la sacrestia, tutti gli arredi, biancheria e paramenti sacri e due bellissimi quadri del Cifrondi. Il tutto fu ricostruito con l’aiuto del comune, della diocesi, del giornale locale e dei cittadini. Non si seppe mai la causa dell’incendio. In questa chiesetta vi celebrò messa nell'agosto del 1907 il sacerdote don Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, quando svolgeva l'incarico di economo spirituale della chiesa di S. Maria d'Oleno. Sullo stipite interno destro della porta d’ingresso della chiesetta Pesenti, vi era dipinta un’iscrizione ora scomparsa: “I fratelli Pesenti – e Marco Milesi – edificarono nel 1849 – Il nipote Giulio Pesenti – restaurò nel 1949”.

 

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 Chiesetta Pesenti       Incendio chiesetta Pesenti 
         
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Interno chiesetta       interno chiesetta

 

Dalmine, agosto 2009                  fac/