Ricordando Antonio LOCATELLI aviatore, triplice medaglia d'oro,
nel 75° anniversario della scomparsa.
nel 75° anniversario della scomparsa.

Il 9 agosto 1918, a fianco di D'Annunzio, come ufficiale di rotta e assieme ad altri otto piloti su aerei Ansaldo S.V.A., partecipò alla storica impresa, giungendo su Vienna e lanciando 50.000 copie di un manifestino preparato da D'Annunzio e 350.000 copie di un secondo e più pratico manifestino scritto da Ugo Ojetti e tradotto in tedesco.
Il 2 giugno 1919 partì a bordo di uno SVA da Buenos Aires per raggiungere Valparaíso trasvolando le Ande ma fu fermato da un uragano. Ritentò il 30 luglio e dopo aver sorvolato la Cordigliera delle Ande a 6.500 metri di quota atterrò a Viña del Mar, presso Valparaìso. Una traversata condotta ad una velocità di 200 km/h, con venti di oltre 200 km/h e temperature di 35 gradi sottozero, dando inizio al futuro servizio di posta aerea. Quattro anni dopo, nel gennaio 1923, con un biglietto di terza classe partì per un giro del mondo, documentato da numerose fotografie e da una collezione di oggetti.

Locatelli riveste anche cariche pubbliche: dal 1924 al 1928 siede alla Camera dei deputati. Nel giugno 1932 è designato Conservatore della Rocca e del Museo del Risorgimento di Bergamo, nel novembre del 1933 viene nominato Podestà della sua città. Iniziata la campagna militare in Africa orientale si arruolò come pilota e partecipò alla campagna d'Etiopia del 1935-1936. Muore a Lekemti, in Etiopia, il 27 giugno 1936, purtroppo non sul suo aereo ma a terra, durante una missione diplomatica, attaccato dagli abissini (un gruppo di ribelli copti) nell’ accampamento approntato per la notte. A Locatelli e agli altri componenti dei due equipaggi fu concessa la medaglia d'oro al Valor Militare. Con questa terza onorificenza, Locatelli rimane l'unico militare della Regia Aeronautica per tre volte decorato con la massima medaglia al valore. La sua maestria nell'arte del volo (allora i biplani non erano assistiti dall'elettronica), gli fu riconosciuta dai comandi nazionali, alleati e nemici. Tornando a valutazioni più recenti reputo un grave errore intellettuale il non aver intitolato l’aeroporto bergamasco di Orio al Serio al celebre pilota, triplice medaglia d’oro, Antonio Locatelli (tra l'altro sarebbe stato anche il posto più idoneo per esporre il velivolo “A1” da Lui donato ai bergamaschi e finito, sebbene provvisoriamente, al museo del falegname di Almenno).
Dalmine Aprile 2011
L’aereo “A.1 - Balilla” rappresenta il primo progetto originale dell'Ansaldo; il prototipo venne presentato nel novembre 1917 e a partire dalla primavera del 1918 fu ordinato in serie, per poter essere impiegato prima della fine del primo conflitto mondiale. Quindi pilotato anche da Antonio Locatelli. | ||||
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- Antonio Locatelli alpinista |
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