P883MontecitorioIl voto del 24-25 febbraio ci mostra la fotografia di un paese difficilmente governabile, con il ridimensionamento del centro e tre blocchi contrapposti (destra, sinistra e Grillini) per niente disposti a dialogare tra di loro. Quello che sta succedendo a livello politico è sconcertante, si avvertono solo tanta supponenza e un'incapacità a capire come realmente stanno le cose, come la gente pensa e cosa voglia da loro, soprattutto dopo lo schiaffo del trionfo di Grillo. Ci pensate ragazzi: 8.689.458 voti alla Camera, pari al 25,55%, assegnano al movimento di Grillo 108 deputati, che, aggiunti ai 54 Senatori, ammontano a un totale di 164 parlamentari. Il vincitore delle elezioni è Lui, Grillo, che ha stravinto per la semplice ragione che il popolo di questo paese non aveva altro mezzo per dare un segnale forte ai partiti tradizionali.

Questa vittoria, comunque, si sta rivelando inutile se non dannosa per il paese perchè, il vincitore tecnico delle elezioni, il Pd di Bersani, si sta, infatti, mostrando del tutto incapace di accogliere quel segnale. Il Suo programma in otto punti (in pratica sono almeno 50), che dovrebbe cambiare l'Italia, è purtroppo l'amara testimonianza scritta dell'incapacità di concepire il cambiamento e al disopra di tutto di non saper dialogare con tutti.  Negli otto punti troviamo un'umiliante strizzata d'occhio al movimento di Grillo, con la ripresa di punti del suo programma, ma senza una proposta chiave sull'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti che sintetizza confusamente, dal che si può dedurre solo che il finanziamento resta in piedi, si tratta solo di fissarne l'entità. Il resto è un coacervo di buone intenzioni, pieno di leggi, norme, misure, revisioni e rivisitazioni su tutto e su tutti, con anche modifiche alla costituzione che notoriamente richiedono maggioranze prefissate e tempi lunghi per essere approvate. Non è certamente questo il modo di affrontare la crisi, questa è solo una presunzione di voler comunicare che si occuperanno un pò di tutto, e quindi la certezza, che finiranno per combinare poco. Da un programma di governo, la cui durata non è sicura, la gente non si aspetta buone intenzioni e dichiarazioni già ascoltate tante volte, sia a destra sia a sinistra, che ogni volta si sono sciolte come neve al sole, quel che chiede la gente, è un programma di governo che indichi poche cose, ma che siano chiare, fattibili e ben definite: in primis il lavoro, le altre cose, utili al Paese, sono presenti nel programma elettorale del Pd, altre in quello del Pdl, altre in quello del Movimento 5S, altre ancora non stanno in alcun programma perchè impopolari.  Manca solo, ed è questo il problema principale del nostro bel paese, chi sappia fare una sintesi che sia maggioranza e con coraggio la porti in parlamento, ma fintanto che rimarranno veti ideologici o di casta non ne verrà fuori niente di buono.


Dalmine, 10 marzo 2013
GiFa