simbolo governoLa premessa è che non ci possiamo permettere una terza ondata pandemica e gli spostamenti vanno limitati ma il paradosso è che ci si potrà muovere per decine e decine di chilometri all’interno delle grandi città, ma non percorrere poche centinaia di metri tra piccoli comuni. Il documento, che comprende le rigide restrizioni per gli spostamenti sui territori durante le festività, è stato approvato dal governo senza neppure ascoltare gli enti locali. Trovo assai scorretto che il governo adotti una simile misura senza neppure parlarne con gli enti locali che sono poi i destinatari di tali provvedimenti.

Tutto questo perché il Governo non è stato in grado di gestire anche la seconda ondata che loro stessi avevano previsto. Continuano a chiamarla emergenza, a quasi un anno dall’inizio della pandemia, chiamiamola invece con il suo vero nome, alla Bertolaso: incompetenza. I Covid hospital della Fiera di Milano, di Bergamo e di Civitanova Marche sono pieni da settimane (purtroppo) ma erano inutili? Il presidente del Consiglio continua a fare conferenze a reti unificate senza contraddittorio, ignorando l’esistenza del Parlamento. Mi rivolgo anch’io al Sig. premier Avv. Conte: cambi le norme insensate inserite nel decreto sulla mobilità comunale del 25, 26 dic. e 1 gennaio. Lo chiedono le Regioni e molti parlamentari di destra e di sinistra, ma soprattutto lo chiede la gente, molta gente, sono misure ingiustificate e insensibili che creano disparità di trattamento tra chi abita in una grande città e i milioni d’italiani che vivono invece nei piccoli comuni. Questo governo finge di non conoscere l'Italia e i suoi circa ottomila comuni e divide le famiglie. Un conto è abitare a Milano, Roma, Palermo un altro è essere residente in un comune con meno di 5 mila abitanti e che spesso hanno figli e genitori, nonni e nipoti, divisi da una manciata di chilometri o da una sola via. Norme su norme; meglio in piedi che seduti, abbracci vietati, niente cin cin di capodanno, distanza di un metro e mezzo, niente messa di mezzanotte ne canti di Natale. Sono solo alcune delle demenziali norme previste dalla banda governativa per maltrattare il Natale degli italiani. Come sempre con la scusa del "salvare le vite" e che lo fanno per il “nostro bene”. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.
Detto questo però, amici concittadini, stiamo tutti molto attenti, usiamo la mascherina nei luoghi chiusi aperti al pubblico e all’aperto in presenza di altre persone, attenzione agli assembramenti, alle file, ai luoghi frequentati al livello di massa, laviamoci spesso le mani e stiamo il più possibile a casa, usciamo solo per necessità, etc. Questa brutta fase pandemica non è ancora finita, dobbiamo continuare a combattere e rispettare le regole.

Dalmine, dicembre 2020 fac/