La Giunta Comunale, del comune di Dalmine, ha approvato, in data 5 dicembre 2022, il progetto esecutivo di rigenerazione urbana e riqualificazione del cimitero napoleonico di Sforzatica, Dalmine, ubicato in via Cesare Battisti. Ora, infatti, afferma il Sindaco di Dalmine, il cimitero non è utilizzato per nuove sepolture, ma custodisce le salme di numerosi defunti. È aperto ai visitatori ma è in precarie condizioni ed è quindi bisognoso di un intervento di recupero. Abbiamo inviato il progetto alla Soprintendenza, afferma il sindaco, e stiamo attendendo il via libera rispetto agli interventi da realizzare.
Il progetto completo approvato prevede due lotti d’intervento. Il primo, di valore pari a 570 mila euro, di cui 500 mila finanziati da Regione Lombardia e 70 mila attraverso fondi comunali. Il recupero dell’area passa attraverso l’individuazione di una nuova destinazione d’uso, trasformando l’attuale cimitero in un giardino della memoria, verranno collocate delle panchine lungo i vialetti, creando così luoghi di sosta o riflessione. S’interverrà anche sul viale delle Rimembranze, sia mettendo a dimora alcuni cipressi (sia recuperando le piccole lapidi disposte lungo i lati del viale che recano i nomi dei Caduti. Con il II lotto, d’importo pari a 500 mila euro finanziato da fondi PNRR, l’area del cimitero sarà poi collegata alle strade circostanti, grazie alla creazione di un percorso ciclopedonale. Partendo da via Trattati di Roma, attraverserà l'area costeggiando il perimetro del cimitero e giungerà fino in Via Don Giovanni Minzoni, creando un collegamento verso la Chiesa di Santa Maria d’Oleno tramite Via Santa Maria. Il percorso ciclopedonale creerà un ingresso nell’area cimiteriale attraverso la posa di un’inferriata in corrispondenza della parte crollata del muro. Questa riqualificazione consentirà di studiare e valutare possibilità di visita e di valorizzazione culturale, una volta ultimati i lavori.
Planimetria attuale | Stato di fatto | Viste su quattro lati | ||
Progetto di riqualificazione | Progetto di riqualificazione | Riqualificazione finale |
Breve vissuto del cimitero di Sforzatica - Dalmine che compie oggi più di 200 anni. L’8 aprile 1810 il Cimitero comunale di Sforzatica ospitava, secondo la memoria scritta del parroco, la prima sepoltura: “Il bambino Francesco Rovaris di qualche giorno è morto in casa e il suo corpo dopo le esequie religiose è stato sepolto nel nuovo cimitero inaugurato oggi solennemente”. Quasi sempre la forma prescelta dei cimiteri era quella quadrata, con muri di recinzione la cui altezza variava da un minimo di due fino ai tre metri. Lo spazio destinato alle sepolture era simmetricamente diviso da un viale principale e da vialetti secondari, tra cui venivano poste le tombe scavate nella terra. Perla formazione dei nuovi cimiteri si dovevano delimitare degli appositi terreni per le sepolture. Erano da preferire luoghi elevati o esposti a nord , circondati da piante che dovevano però lasciar circolare l’aria. Le fosse dovevano essere profonde da un metro e mezzo a due metri e larghe 80 cm. Il cimitero doveva essere grande almeno 5 volte il numero delle sepolture previste in un anno, per evitare di riutilizzare troppo frequentemente la stessa fossa e lasciar passare almeno 5 anni prima di essere di nuovo scavata. L’ingresso al cimitero di Sforzatica era protetto da un cancello in legno di larice dell’altezza di 3 m, con 2 ante per un’apertura di 2 metri. Per distinguere i cimiteri, dentro o presso le chiese, il luogo di sepoltura in aperta campagna fu chiamato camposanto o, in modo un po’ dispregiativo, Caemeterium ad agros (cimitero nei campi).
Dalmine gennaio 2023 fac/ - dal sito del comune