Dalmine - La difesa del territorio deve diventare una priorità anche nei piccoli comuni come Dalmine (BG); un territorio già servito da un'infinità di strade che non ha eguali, con costi altissimi di mantenimento per la comunità. Aggiungere altri condomini, altri raggruppamenti di cittadini comporterà nuovi costi per infrastrutture e nuove opere di urbanizzazione, oltre alla distruzione di nuove aree verdi. Bisogna avere la forza e la volontà di dire basta con la cementificazione del territorio; sono necessari il blocco del consumo di territorio e l’avvio di una grande opera di manutenzione e recupero dei centri storici. Purtroppo i fatti stanno dimostrando che anche i nuovi amministratori, in questo campo si stanno contraddicendo, dopo i proclami e gli slogan elettorali (basta cemento), ora gli obiettivi sono cambiati, forse attratti da un desiderio di sperperare denaro pubblico, imitando comportamenti che sono di altre latitudini. Gente che si stracciava le vesti in campagna elettorale, parlando d’identità e di valori legati al territorio, poi sul campo si comportano come gli altri, senza capire che cementificare in ogni dove, si stravolge ciò che ci è stato lasciato in eredità dalle comunità che ci hanno preceduto. Sperperare terreni agricoli solo per aumentare il numero di cittadini è stato ed è un grande delitto. Il suolo agricolo è un patrimonio, è il cuore della nostra identità è l’anima del futuro. Da qualche tempo denunciamo il folle consumo di terreno nel nostro Comune, addirittura esagerato nell’ultimo PRG. Ora si riparte con il progetto del nuovo Pgt, ma anziché accelerare l’iter e modificarne l’impianto è stato rallentato, (così si completeranno gli ultimi P.A.), mentre la sostenibilità avanza solo nei convegni e nella testa degli amministratori prima delle elezioni. E’ vero, molti settori sono in crisi, le casse dei comuni sono vuote ma non si può rispondere con la cementificazione degli spazi ancora liberi per qualche onere di urbanizzazione. E' una pratica folle alla quale si oppongono ormai non solo gli ambientalisti ma anche gli operatori economici che conoscono bene la domanda che proviene dal mercato. Una buona notizia in tal senso arriva dalla nuova amministrazione di centro destra del Comune di Bergamo con i primi tagli alla cementificazione previsti dal nuovo Pgt. E non si tratta di una sforbiciata da poco: metro cubo più metro cubo meno ne sono stati tolti circa 250 mila.

gennaio, 2010  -  gianni facoetti