P501LogoPedemontanaIl raccordo di Interconnessione tra BreBeMi e Pedemontana (IPB) da Osio Sotto a Treviglio non è per niente convincente se non sarà modificato. Sul percorso principale ci sono ancora molti dubbi ma aggiungere quel peduncolo verso Dalmine lascia tutti perplessi. Basta guardare la mappa per capire la sua inutilità poiché si sovrappone all’A4 con il solo risultato di consumare più territorio sia a Osio Sotto sia a Dalmine. Gli enti preposti, Regione, Provincia e Comuni con le loro conferenze dei servizi, hanno fatto tutto da soli; in sostanza la IPB è stata calata dall’alto. E i cittadini del territorio dove li mettiamo? Siamo alle solite. La Val di Susa non Vi ha insegnato niente. Il sindaco di Dalmine dice: “Non un cittadino di Dalmine in questi mesi ha sollevato domande o critiche sull’argomento”. Certo il progetto è stato per lungo tempo solo nella sua testa e nel suo cassetto.  La tangenziale Sud di Bergamo, al casello dell’A4 di Dalmine, ha da poco (2010-2011) realizzato opere rilevanti, alcune provvisorie, tenendo conto del previsto spostamento del casello. Con il nuovo peduncolo della IPB, il vecchio progetto dovrà essere accantonato. Per sopperire a questa variante si sono inventati un collegamento tra il casello dell’A4 e le opere a lui destinate sorpassando ancora l’autostrada, una specie di circuito a otto-volante. Questa nuova progettazione, unita alla futura Gronda Ferroviaria di Nord-Est, toglierebbe anche la possibilità a Dalmine di dotarsi, vecchio progetto, di una sua tangenziale per alleggerire la ex525, poiché questa nuova opera del peduncolo non cambierà di una virgola il flusso attuale. Non ci sono altre scelte, la miglior soluzione rimane: spostamento del casello di Dalmine, progettato da anni, e utilizzo per tutti dell’A4 a quattro corsie, fino allo svincolo di Osio Sotto per la Pedemontana, sia per la IPB sia per Varese, nessun peduncolo. I quattro comuni in minoranza, Osio Sopra, Osio Sotto, Levate e Verdellino, brilla l’assenza di Dalmine (in un primo tempo era contrario, poi ha cambiato idea; potenza del capitale o puro servilismo?), hanno tutte le ragioni per protestare, questa è un’opera che distrugge inutilmente parte del territorio senza alcun beneficio per i residenti. Già altre opere nella nostra provincia, negli ultimi anni, non hanno compensato adeguatamente il territorio. Pensiamo al Ponte della Roncola: manca un attraversamento ciclo pedonabile; al raddoppio della ferrovia Bergamo-Treviglio: ha chiuso il collegamento Levate-Verdello, costringendo anziani ad avventurarsi sulla SS42; e per ultimo al raddoppio della strada delle valli: ha chiuso il collegamento ciclo-pedonale tra Dalmine e Treviolo. Premesso che sono quasi sicuro che la IPB sarà fatta come vogliono i finanziatori; perché anziché chiedere compensazioni inutili, come rotonde e svincoli, che servono solo a complicare la circolazione ai residenti, i comuni non chiedono come compensazione generale, una pista ciclabile parallela al nuovo raccordo da Osio Sotto fino a Treviglio. Ve lo immaginate lo stupore dei cittadini (forse un sogno). Si tratterebbe sicuramente di un salto di qualità e di un cambiamento di mentalità bergamasca.
Dalmine, febbraio 2012  -  gianni facoetti