r015teleriscaldamentoL’Amministrazione del comune di Dalmine ha dato il benestare al progetto che prevede il collegamento della rete di teleriscaldamento del termovalorizzatore di Dalmine alla rete di Bergamo, gestita da A2A.. Il teleriscaldamento sfrutta l’acqua calda prodotta delle centrali, in questo caso il termovalorizzatore della REA a Dalmine, per riscaldare gli edifici pubblici e privati. Il teleriscaldamento del termovalorizzatore di Dalmine andrà quindi a Bergamo.

Con questo si pensa di potenziare il servizio per incrementare la quota di energia termica disponibile, anche con costi elevati e con rendimento penso mediocre, dieci Km di distanza, tubazioni e pompe di spinta e perdite di calorie.
La convenzione del 1998 tra Comune di Dalmine e REA, la società che gestisce il termovalorizzatore situato nel quartiere di Sabbio, prevedeva una piccola realizzazione di una rete di teleriscaldamento per portare l’acqua calda prodotta dall’impianto di smaltimento rifiuti fino alle piscine comunali e al velodromo. Questa rete non è mai stata costruita, forse qualche colpa, azzardo, va ricercata fra le precedenti amministrazioni.
Nella nuova convenzione, aggiornata dall’attuale Amministrazione non c’è più il progetto di costruzione della rete di teleriscaldamento fino alle piscine e al velodromo.
L’accordo del Comune di Dalmine con REA sta creando, purtroppo, grossi disagi sul traffico locale, infatti la Via Provinciale, è chiusa parzialmente e per lungo tempo. C’è un solo senso di marcia, verso Bergamo, mentre i veicoli che provengono dal capoluogo vengono spostati nella zona di Lallio e poi in Via Stella Alpina a Sforzatica. Tutto questo succede perché sono iniziati i lavori di posa dei tubi.
Questa operazione non è da considerare un grande affare, pochi soldi e poche concessioni, l’unica notizia consolatoria è che nel frattempo l’Amministrazione è riuscita ad ottenere da parte di A2A la riqualificazione di via Guzzanica.

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Termovalorizzatore di Dalmine    Lavori per teleriscaldamento per Bergamo    Tubazioni per teleriscaldamento 

 




I dalminesi con il teleriscaldamento
Il servizio è garantito da una Centrale Termoelettrica di cogenerazione alimentata a gas metano che produce energia utilizzando una tecnologia a ciclo combinato, la più affidabile ed efficiente attualmente disponibile, offrendo l’autosufficienza energetica allo stabilimento di Tenaris-Dalmine e fornendo calore agli edifici del territorio raggiunti dalla propria rete di teleriscaldamento.
Le preoccupazioni delle persone, che sono allacciate al teleriscaldamento prodotto da Tenaris, sono del tutto giustificate: I prezzi sono aumentati fin dal 2019, ogni anno il Comune di Dalmine guadagna soldi dal teleriscaldamento, per regolamento, le tariffe che possono essere applicate agli utenti non possono essere superiori alla media regionale, ma soprattutto, i cittadini “teleriscaldati” sono vincolati a livello impiantistico e non hanno quindi la totale libertà di accedere al mercato libero.
Ricordiamo che il teleriscaldamento è, in teoria, una modalità sostenibile e a minor impatto ambientale, che va dunque a beneficio di tutta la collettività e che il Comune di Dalmine guadagna in base alla produzione. Negli ultimi giorni Tenaris ha annunciato forme di riduzione del costo, ma non sembra sia abbastanza.
Ma cosa è il teleriscaldamento. Come normalmente si legge il teleriscaldamento serve “a garantire il riscaldamento degli edifici e la fornitura di acqua calda”. Il calore viene prodotto dalla Centrale Termoelettrica di cogenerazione alimentata a gas metano, presente nello stabilimento Tenaris a Dalmine. È una soluzione centralizzata, “rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionale che prevedono l’installazione di caldaie in ciascun edificio”. L’acqua calda prodotta dalla centrale Tenaris raggiunge le abitazioni tramite tubi isolati posti sotto terra. Il servizio è attivo dal 2008. 

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 Centrale a ciclo combinato della Tenaris    Centrale a ciclo combinato della Tenaris    Rete di teleriscaldamento a Dalmine 

 

 

Dalmine, novembre 2023      fac/