L’amm.ne del comune di Dalmine sta terminando i lavori per la riqualificazione dell’edificio greppiano di piazza della libertà (ex CRAL - Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori) che si prevede ultimazione lavori entro la prossima primavera. L’edificio storico, ubicato a pochi passi dall’antenna, si presenta ora con la veste buona rifatta, bianca e rossa come i colori originali. L’edificio nasce nel 1938 per l’organizzazione del tempo libero dei dipendenti della Dalmine, ha una superficie coperta di 420 mq per un volume complessivo di 4.365 mc.
Il Dopolavoro Aziendale era dotato di uno stadio con una pista sopraelevata per gare ciclistiche, di campi di gioco, di una piscina di dimensioni olimpiche e di due campi da tennis, il tutto per le maestranze della Dalmine. La sede del Dopolavoro Aziendale Dalmine costituiva insieme alla Casa del Fascio, la serie di edifici realizzati per il centro di Dalmine dall'architetto Giovanni Greppi tra il 1936 e il 1938. Nei suoi due piani ospitava locali di riunione per i dipendenti. Il dopolavoro, intitolato alla medaglia d'oro A. Locatelli, nel dopoguerra divenne Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori (Cral). Organizzava diverse attività culturali (tra le più importanti il Premio Dalmine di fotografia in varie edizioni dal 1939 al 1964 e il Premio Dalmine di pittura dal 1953 al 1958) e sportive (gare ciclistiche, di tennis, di nuoto, ecc.), ospitate di volta in volta in proprie strutture realizzate nel villaggio industriale.
Lo spirito della riqualificazione credo sia stato, da come si vede, quello di conservare l’aspetto generale e rispettare le scelte stilistiche dell’epoca reinserendo anche la finestra circolare centrale come progettata inizialmente e modificata con l’apertura di una finestra rettangolare (Vedere la foto in calce).
All’interno i lavori sono ancora in itinere e si prevede l’ultimazione entro …la primavera. Secondo notizie all’interno troveranno spazio: al piano terra l’ufficio anagrafe, il protocollo e la sala civica, al primo e al secondo piano la nuova sede della polizia locale mentre al piano interrato troveranno posto l’archivio e un locale tecnico. Il finanziamento dei lavori viene da regione Lombardia per due milioni e più (piano Marshall) e 200 mila euro di fondi comunali. I lavori sono iniziati a settembre 2022 per ridare vita a un simbolo della città (proprietà comunale dagli anni 2000) che ultimamente aveva subito un notevole peggioramento. I lavori ora stanno procedendo all’interno con le finiture, gli impianti i serramenti e con la posa finale degli arredi. Alla fine si dovrà intervenire anche a ristrutturare la zona adiacente all’edificio riqualificandola decorosamente. Un plauso a chi si è dato da fare per realizzare i lavori.
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Ex CRAL di Dalmine prima della riqualificazione |
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Ex CRAL dopo riqualificazione |
Dalmine, li febbraio 2024 fac/
Storico del vecchio CRAL di Dalmine
https://facoetti.com/index.php/socdalminetenaris/576-dopolavoro-aziendale-dalmine
Dalmine 9 novembre 2024 – Dal Gruppo storico dalminese – Claudio Pesenti: - Oggi inaugurazione dell'ex Dopolavoro (ex CRAL Dalmine) restaurato e reso funzionale agli uffici comunali. Segno di vitalità di una città il saper restituire a nuova vita uno storico edificio. Complimenti!
Edificio progettato dall’architetto Greppi e inaugurato il 28 ottobre 1936, ma agibile solo dal 19 dicembre successivo, insieme all'antenna e alla Casa del fascio.
Una lapide conservata all'interno ricorda che l'Italia era diventata un impero. Sul lato sinistro della facciata vi erano rappresentate le mappe delle colonie: Albania, Libia, Etiopia, Eritrea e Somalia. L' edificio era intitolato al tre volte medaglia d'oro Antonio Locatelli ucciso pochi mesi prima nella guerra d'Etiopia. A lui fu intitolato anche il viale d'ingresso a Dalmine e dopo il 25 luglio 1943 anche la scuola di viale Betelli.
Nel 1935 una legge aveva istituito il Sabato fascista con interruzione del lavoro alle 13.00 permettendo di partecipare a manifestazioni sportive di tipo militare e attività culturali e ricreative. AI Dopolavoro aziendale di Dalmine per un accordo sindacale erano iscritti tutti i dipendenti, garantendo una base finanziaria notevole che consentiva varie attività.
Presidente era il podestà e dirigente aziendale Ciro Prearo e suo vice Enrico Rocca.
Il Dopolavoro era uno strumento della politica sociale fascista che mirava a occupare tutte le iniziative educative e del tempo libero. Ne fecero le spese ad esempio i corpi musicali di Sforzatica e Mariano costretti a passare nella banda aziendale.
La mattina dopo la sfiducia a Mussolini, il 26 luglio 1943, la folla degli operai usciti dalla fabbrica diede l'assalto prima alla Casa del fascio e poi al Dopolavoro.
É uno dei luoghi della memoria di come era Dalmine negli anni '30. (Foto di Enzo Suardi) .
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Riconsegnata a Dalmine la palazzina dell'ex Cral, che torna alla cittadinanza come nuova sede di alcuni uffici comunali e della Polizia locale. Gli interventi di rigenerazione urbana sono stati possibili grazie a 2,250 milioni di euro finanziati dal Piano Lombardia. Uno sforzo economicamente importante ripagato dalla grande soddisfazioni dei dalminesi. Un omaggio alla memoria di un luogo storico.
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inaugurazione exCRAL | exCRAL ristrutturato | inaugurazione exCRAL |
Dalmine novembre 2024 fac/