L'Antenna di Dalmine
Con atto di donazione n. 12.882 dell’11 agosto 1938 (XVI) redatto dal Notaio Camillo Dolci, la Società Stabilimenti di Dalmine, con sede in Milano (rappresentata dal Comm. Fermo Sisto Zerbato, direttore generale commerciale della Società) e la società La Pro Dalmine Anonima con sede in Milano (rappresentata dal suo presidente comm. dr. ing. Agostino Rocca) hanno deciso di donare al comune di Dalmine tutto quanto di proprietà delle due società ha contribuito e contribuiscono alla formazione di piazza Impero (ora P.za della Libertà) situata in Dalmine Centro all’incrocio del Viale Giulio Benedetti (ora Viale Betelli) colla nuova strada camionale (Viale Locatelli e Viale Marconi).
La storia di Arlecchino
ARLECCHINO è una famosa maschera bergamasca della Commedia dell'Arte. La maschera di Arlecchino ha origine dalla contaminazione di due tradizioni: lo “Zanni bergamasco” da una parte, e i "personaggi diabolici farseschi della tradizione popolare francese" dall'altra. L'origine del personaggio è molto antica e legata alla ritualità agricola. Arlecchino approda nei palcoscenici al tempo dei saltimbanchi, dei cerretani e simili che hanno percorso le piazze e le fiere italiane sin dal Medioevo. Arlecchino è un personaggio diretto discendente di Zanni (Zanni, come Zuan, è una versione veneta del nome Gianni).
La storia di Brighella
Brighella Cavicchio è una maschera popolare bergamasca della commedia dell'arte, il suo personaggio era originariamente quello del servo buffo e intrigante. L’origine più probabile del nome di Brighella deriva dalle parole “brigare” o “briga” vale a dire intrigo, che è propria una delle caratteristiche del personaggio, infatti, ancora oggi si usa dire «fare il brighella» cioè comportarsi in modo poco serio.
Come Eravamo
Immagini di personaggi e luoghi del tempo passato. www.Facoetti.com
E' incredibile e ininterrotto lo scorrere del tempo, i ricordi, come le foto, col tempo assumono toni sbiaditi e diventano sfuggevoli. Le foto in esibizione rappresentano un panorama di anni di tradizioni e cambiamenti della vita delle persone. Queste immagini si spingono ad essere sia motivo di conoscenza di una storia sociale di singolare importanza, sia un modo per vedere come sono cambiati i costumi e le abitudini del luogo nel corso del tempo.
La storia dell'Atalanta
ATALANTA - una cavalcata lunga 100 anni
17 ottobre 1907 nasce l’talanta. A quel tempo a Bergamo il centro motore dello sport era in Città alta, cioè dentro le mura, dove era attiva la Società “Bergamasca di Ginnastica e scherma” fondata nel 1878. Dentro le mura esisteva anche un’altra società, La Giovane Orobia, fondata nel 1901 che svolgeva la propia attività nella palestra del Liceo Sarpi. Per i giovani sportivi bergamaschi, che abitavano in città bassa, era molto scomodo e impegnativo potersi allenare tutti i giorni in Città Alta, bisognava salire a piedi o con la funicolare, allenarsi e tornare a casa in serata e tutto dopo la scuola. Su queste premesse cinque giovani bergamaschi intraprendenti ebbero la brillante intuizione di dare vita ad una nuova società sportiva che avesse la sua palestra, per potersi allenare, nel Borgo (in città bassa).
Scuola Apprendisti - Dalmine
SCUOLA AZIENDALE APPRENDISTI durante il ventennio – Dalmine. La formazione professionale, curata dalle imprese, è un segmento della storia imprenditoriale e scolastica che merita di essere conosciuta. Grandi imprese, nella prima metà del secolo scorso concepirono la formazione professionale delle proprie maestranze come parte delle strategie organizzative e produttive, alcune sono: Fiat, Breda, Marelli, Alfa Romeo, Olivetti, Ansaldo, Dalmine. Erano esperienze differenti perché ognuna si occupava di un determinato settore produttivo. Crearono corsi di specializzazione brevi, imposti dalla necessità produttiva del momento, ma con esami di ammissione e di profitto. La Fiat fu la prima ad aprire la strada alla formazione fin dai primi anni venti del secolo scorso.